ANTROPOLOGIA: IL PENSIERO CONCRETO E ASTRATTO

 IL PENSIERO CONCRETO E ASTRATTO 

Lo stile di pensiero delle culture: 

Per studiare la cultura di un Paese è necessario affrontare lo studio dei modi di comunicare e conoscere 

che definiscono lo stile di pensiero della propria cultura. 

→  bisogna cominciare a fare una distinzione tra pensiero concreto e pensiero astratto, per passare poi a 

quella tra comunicazione orale e comunicazione scritta, per terminare con la percezione del tempo e 

dello spazio.

         ↓

    il confronto tra gli stili di classificazione e di comunicazione, così come quello tra concezioni

      del tempo e dello spazio che NON va inteso nel senso di un'opposizione assoluta bensì di una 

    tensione relativa (la presenza di un termine dell'opposizione, per esempio l'oralità, non esclude 

    quella dell'altro, la scrittura. Esse coesistono all'interno della medesima cultura.)


Gli elementi cognitivi comuni a tutte le culture: 

Tutti gli esseri umani sono più o meno dotati delle stesse capacità sensoriale e intellettuali e, se vi sono 

differenze tra loro, queste si manifestano all'interno di tutte le culture e NON tra le culture. 

ESEMPIO: se il treno parte alle 8:00 sappiamo che non possiamo prenderlo alle 8:01

       ↓

i mundurucù (brasile settentrionale) sono sprovvisti di una numerazione superiore a cinque, ma 

  nonostante ciò riescono a distinguere, quanto i loro pari statunitensi, gli angoli retti da quelli 

                             da quelli acuti, quelli acuti da quelli ottusi e così via  


Modi diversi di conoscere e di comunicare:

I primi europei che si accostavano con quelli che una volta erano chiamati popoli primitivi erano colpiti

dal fatto che molti di loro avessero sistemi di numerazione che non superavano poche unità. In 

seguito li stupì anche l'assenza, presso molti popoli, di un concetto astratto di spazio e di tempo. 

Certe popolazioni avevano una sola parola per indicare tutte le piante, o altre conoscessero un solo 

termine per esempio animale volante, per indicare tutte le varietà di uccelli.


Gli Inuit e la neve: 

GLI INUIT:

→ presentavano un'organizzazione sociale molto 

semplice e una tecnologia, per quanto 

straordinariamente efficace, assai elementare.

→ essi avevano un numero per noi strabiliante di 

termini con cui chiamare la neve (a seconda che 

essa cada in un certo modo ecc...


Due modi diversi di osservare e descrivere il mondo:

Ricapitolando, a questi popoli non mancavano i termini per descrivere l'ambiente naturale circostante, 

il punto era che le loro classificazioni sono meno sistematiche di quelle che troviamo nei volumi di 

botanica o di zoologia perché a differenza di quest'ultime, esse derivano dall'esperienza concreta e non 

da una riflessione astratta.

→  nel libro "il pensiero selvaggio", dedicato alle differenze tra il pensiero primitivo e quello moderno,

 Claude Lèvi-Strauss osserva come il primo non sia privo di aspetti speculativi, riflessivi e teoretici.

la differenza principale di quel pensiero, rispetto al pensiero scientifico moderno, 

è che tali aspetti sono esercitati solo in relazione a contesti d'esperienza e non astratti o 

ipotetici come quelli degli scienziati



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