PEDAGOGIA: LOCKE E LA SOCIETà INGLESE TRA 600 E 700
LOCKE E LA SOCIETà INGLESE TRA SEICENTO E SETTECENTO
Vita e opere:
- massimi filosofi inglesi- allevato dal padre, un severo puritano
- studiò ad Oxford, dove insegnò greco e retorica
- fu passato al servizio del terzo conte di Shaftesbury, cancelliere del
regno, divenne suo segretario e precettore dei figli
- periodo francese: approfondì la conoscenza di Cartesio
- torna in Inghilterra e riprende a collaborare con Shaftesbury, che fu
accusato di tradimento e fuggì in Olanda, dove Locke lo raggiunse e
divenne sostenitore di Guglielmo III d'Orange.
- 1688: venne istituita la monarchia costituzionale e Locke potè rientrare in patria
- Locke fu personalità dai tratti eclettici
- considerato uno degli iniziatori del pensiero dei Lumi e teorico della filosofia politica liberale
Esperienza, utilità, tolleranza:
⇨ negò l'esistenza di idee innate, affermando che vi sono solo quelle originate dall'esperienza
sensibile. NON esiste quindi l'idea innata di Dio
dando vita alla conoscenza, tema affrontato nel Saggio
sull'intelletto umano;
- celebre è l'analogia tra una stanza oscura e l'intelletto inesperto:
intelletto umano non è molto diverso da una stanza priva di luce,
nella quale solo alcune piccole fessure fanno entrare all'interno
le Idee delle cose, che provengono dall'esterno;
⇨ l'empirismo lockiano aveva importanti conseguenze: ovvero se non esistono le idee innate, i bambini
nascono privi di qualunque conoscenza. Ecco perché Locke recuserò la pedagogia dell'abitudine: è
importante avviare presto i bambini alle giuste esperienze, per far sì che le facciano proprie.
⇨ la filosofia e la pedagogia di Locke si distaccano dal discorso teologico. Se con la ragione non si può
arrivare a Dio, la morale non si basa più su una finalità religiosa
⇨ il bene morale divenne l'utile, dio che è giusto per il singolo e necessario per la collettività
⇨ Locke sosteneva la libertà di pensiero e il valore primario della coscienza dell'individuo
⇨ il fine dell'educazione per Locke è individuato nella felicità mondana
I contenuti dei Pensieri sull'educazione:
1693: Locke pubblicò una raccolta di pensieri sull'educazione: opera tradotta e diffusa in Europa e in
America che rappresentò un ineludibile punto di riferimento.
- Locke si lamentava dell'inutilità del latino e del greco (per lui
venivano appresi, ma non venivano compresi i valori che queste
lingue esprimono)
- contestava:
⇨ l'efficacia dei metodi grammaticali nell'insegnamento
delle lingue
⇨l'estraneità dei contenuti scolastici rispetto alla realtà delle cose
⇨la scarsa qualità dei docenti, che per farsi rispettare non
esitavano a ricorrere all'uso della frusta
- lui voleva:
⇨ l'ampliamento dell'insegnamento della lingua nazionale e del francese
⇨ sollecitava la buona conoscenza della geografia e delle discipline matematiche e fisiche
⇨ si dichiarava favorevole a una salda formazione etica fondata sulle scritture e sui classici (Cicerone)
⇨ istituire attività pratiche come il giardinaggio
- Locke insisteva sull'importanza della formazione di salde abitudini
- Locke progettò un'educazione moderna rivolta ai figli della gentry (piccola aristocrazia terriera) e della
borghesia d'affari commerciale, ovvero le classi che sostenevano la linea liberale della supremazia del
parlamento sulla corona e della tolleranza religiosa
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