ANTROPOLOGIA: UNA GRANDE VARIETà DI ASPETTI, LINGUE E CULTURE

 UNA GRANDE VARIETà DI ASPETTI, LINGUE E CULTURE 

Ciò che ci distingue e ciò che ci accomuna:

Nonostante l'intensità dei contatti tra le popolazioni del pianeta, la varietà che lo caratterizza rimane 

grande. Questa varietà si manifesta a più livelli:

- piano fisico: esseri umani si differenziano per la statura, il colore della pelle e degli occhi;

- piano linguistico: la varietà si esprime in cinquemila lingue parlate nel mondo e in numero infinito di 

lingue locali, chiamate dialetti;

- piano culturale: grande varietà di comportamenti e di idee;

→ accanto a questa varietà abbiamo però elementi di forte unità. 

George-Louis Leclerc: stabilì che i gruppi umani fanno tutti parte 

di un'unica specie. 

→ seconda metà dell'800:

- gli antropologi dimostrarono che tutti i gruppi umani sono capaci di 

produrre cultura, 

- i linguisti dimostrarono che le lingue parlate dalle diverse 

popolazioni possiedono strutture interne ugualmente complesse;




L'aspetto fisico e il DNA:

Quelle che sembrano essere le differenze maggiori tra i diversi soggetti umani sono proprio quelle più 

superficiali. Le ossa di un individuo possono rivelare molte cose: sesso, età, tipo di nutrizione ecc.., ma 

non potranno rivelarci se l'individuo fosse un nero o un bianco o un asiatico, se i suoi capelli fossero lisci,

ricci e così via. 

→ l'unico tipo di analisi che possa dire oggi qualcosa sulle differenze tra i gruppi umani è l'esame del 

codice genetico o DNA, e dei suoi comportamenti di base, i geni

                           ↓

geni: portatori delle informazioni che sono alla base dello sviluppo del 

nostro organismo e che si trasmettono da una generazione all'altra.

L'uomo "anatomicamente moderno":

Le origini dell'uomo anatomicamente moderno → Homo sapienza sapiens, risalgono a 50.000-100.000 

anni fa. In questo arco di tempo, la nostra specie assunse caratteristiche simili a quelle attuali: statura alta,

cervello voluminoso.

→ all'uomo Cro-Magnon sono riconducibili:

- la conquista del linguaggio;

- le prime testimonianze artistiche;

Le razze umane non esistono:

Queste scoperte confermano che non è possibile parlare di razze umane.

→ nel caso dell'uomo non esiste alcun criterio che consenta di individuare delle razze sulla base di 

criteri scientifici. 

→ quando si parla di razze bovine, canine, equine ecc... si fa riferimento a "tipi" frutto di una selezione 

operata dagli esseri umani su certi animali per ottenerne determinati vantaggi;

sono tutte specie animali da cui gli esseri umani, attraverso incroci, hanno

ricavato "razze" più utili agli uomini stessi.

nella specie umana tutto questo non è avvenuto 

Quante sono le razze?:

Il numero di razze va fra un estremo di tre e l'altro di sessanta. L'enorme differenza fra i due estremi, 

dipende dal fatto che i criteri utilizzati erano scientificamente infondati:

- in una classificazione minima: europei sono assimilati agli asiatici e contrapposti agli africani da un 

lato, e agli australiani dall'altra;

- in una classificazione massima: italiani potrebbero essere considerati una razza diversa dai francesi, 

oppure i siciliani appartenenti a una razza diversa dai toscani; 

La razza come costruzione culturale:

Nel caso degli esseri umani, la razza è solo una costruzione culturale. 

→ negli Stati Uniti i gruppi razziali sono riconosciuti per distinguere i bianchi dai neri, i neri dai nativi,

ecc.. In questo Paese un individuo è classificato in relazione ai suoi ascendenti (genitori, nonni).

→ in Brasile, vale il contrario: un individuo appartiene a un tipo sulla base del suo aspetto. Se per esempio 

una persona è bianca d'aspetto, è bianca indipendentemente se i suoi ascendenti fossero bianchi o neri;

Le conseguenze del razzismo:

La cosa più corretta che si possa dire a proposito della nozione di razza umana, è che questa nozione, è il 

veicolo di stereotipi, cioè di giudizi diffusi e accettati ma privi di valore e di fondamento.

→ questi giudizi sono sempre connessi a diffidenza, pregiudizio, etnocentrismo, e forme di xenofobia;

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